Siamo il primo Rotary Club Passport riconosciuto in Italia, il 6 luglio 2020.
Siamo il 90° Club nato nel Distretto 2060: un Club Rotary tutto nuovo per formula, mentalità, soci.
Pochi rotariani di lunga esperienza e ben 16 altri soci fondatori che mai prima sono stati rotariani hanno voluto condividere un approccio più flessibile (le riunioni, secondo Statuto, si svolgono parte in presenza e in parte online) ed anche diverso sotto il profilo dell’impegno personale.
Il nostro è un Club Rotary che richiede ai Soci un impegno costante in termini di tempo, coinvolgimento e disponibilità. Quando occorre, anche economica.
Perché la formula promuove la volontarietà a partecipare alle riunioni anche in altri Club per favorire lo scambio di idee e di esperienze e, soprattutto, la disponibilità a concentrarsi sui progetti di servizio nei quali tutti i Soci debbono sentirsi coinvolti, non solo con il versamento della quota ma con la fattiva collaborazione.
È anche un Club le cui riunioni sono concentrate sul servizio e gli eventi sociali, piuttosto che su relatori o sulla mera conviviale.
Siamo un Club esigente, in fin dei conti.
E vogliamo cogliere le nuove opportunità che il Rotary offre, con la volontà di vivere e rafforzare il grande network rotariano promuovendo e sostenendo progetti e attività propri e di qualsiasi altro Club Rotary, non solo a livello distrettuale ma anche nazionale ed internazionale.
Abbiamo anche scelto accuratamente l’intitolazione a Marco Polo, per avere un forte richiamo geografico all’area in cui il Club è nato e opererà, ma sottolineando anche il suo spirito pionieristico, la sua apertura a progetti di più ampio respiro territoriale e la sua naturale vocazione a creare nuove relazioni tra Club e tra Distretti.
Pur essendo un Club “pioniere”, la comune volontà espressa dai Soci fondatori è la stessa, ovviamente attualizzata ma non trasformata, che animava i fondatori del Rotary: ritrovarsi a rotazione nelle diverse residenze dei Soci per allacciare nuove relazioni e trasformarle in amicizia “facendo del bene”.
Nient’altro.
Ma non è poco.